Lavanda in Provenza: itinerario di 3 giorni per la fioritura
Ogni anno si rinnova in questa stagione uno degli spettacoli più profumati e colorati della natura: la fioritura della lavanda in Provenza! In questo articolo trovate il nostro itinerario completo di 3 giorni e tante info utili per organizzare il viaggio.
Sommario
Lavanda in Provenza: itinerario di 3 giorni per la fioritura
Lavanda in Provenza: dove e quando ammirare la fioritura
La fioritura della lavanda in Provenza avviene ogni anno da metà giugno fino alla prima metà di agosto, ma il periodo esatto per ammirarla varia molto in funzione del tipo di pianta (lavanda o lavandin) e dell’area geografica:
- da metà giugno alla metà di luglio: nelle zone di Sénanque, Sault, Mont Ventoux, Plateau de Valensole, Luberon, Lure, Drôme Provenzale, Baronnies au Buëch, Valle della Drome Diois;
- dall’inizio alla metà di agosto: Haute Provence, Verdon, Forcalquier, Plateau d’Albion, zona di Diois.
Per meglio organizzare il vostro itinerario e ammirare la fioritura della lavanda in Provenza vi consigliamo di verificare la mappa della fioritura. In alternativa, seguite una delle splendide Routes de la Lavanda, più di 1000 km di profumatissime vie che si snodano tra borghi fiabeschi e campi di lavanda.
Le Routes de la Lavande in Provenza
Le Strade della Lavanda in Provenza (Routes de la Lavande) sono veri e propri itinerari tracciati per portare il visitatore tra i colori e i profumi di questo territorio, alla scoperta di borghi, distillerie, campi fioriti e paesaggi da cartolina.
Una delle più famose e gettonate è certamente quella che passa dal Plateau de Valensole e arriva fino a Grasse, capitale del profumo, passando per le Gorges du Verdon.
Provenza: Festa della Lavanda 2025
Come per la fioritura, anche la Festa della Lavanda dipende dalla zona geografica e dell’altitudine e coincide con la raccolta dei fiori. Per questo motivo vi consigliamo di arrivare qualche giorno prima se volete fare qualche scatto con i campi in fiore, altrimenti troverete solo campi vuoti! Noi siamo stati in Provenza esattamente il weekend precedente alla raccolta e abbiamo trovato campi fioriti e splendidi!
Il giorno della Festa della Lavanda non troverete solo i produttori intenti alla raccolta nei campi, ma anche mercatini, spettacoli folkloristici, menù a tema, distillerie aperte e molto altro nelle zone interessate. Un vero e proprio evento per i visitatori, ma anche una tradizione per i locali.
Non è semplice prevedere in anticipo il periodo di fioritura e raccolta della lavanda, perchè dipende molto dal clima dell’anno, ma potete consultare il calendario indicativo della Festa della Lavanda 2025 e organizzarvi di conseguenza. Qui vi riportiamo le date degli eventi più significativi:
- Thorame-Haute: 13-14 luglio 2025
- Valensole: 20 luglio 2025
- Grasse: 27 luglio 2025
- Digne-les-Bains (Sfilata della Lavanda): 1-5 agosto 2025
- Sault: 15 agosto 2025
- Digne-les-Bains (Fiera della Lavanda): 25 agosto 2025
Come raggiungere la Provenza
- IN AUTO/MOTO: il mezzo che abbiamo scelto anche noi, perchè permette una certa libertà nella gestione dei tempi e delle tappe del viaggio. Dal Nord Italia infatti non è poi così distante e le alternative sono diverse: percorrere l’autostrada A10 Genova-Ventimiglia, attraversando la Costa Azzurra e arrivando ad Aix-en-Provence, oppure passare per il Colle del Monginevro e la Savoia, arrivando nell’Alta Provenza.
- IN BUS: è tra i mezzi sicuramente più economici, ma è anche estremamente lungo (almeno 7h di viaggio). Tra le varie compagnie che partono dalle principali città italiane c’è Flixbus, che fa tappa ad Aix-en-Provence.
- IN TRENO: benchè i panorami provenzali in treno possano essere molto affascinanti, sconsigliamo questo mezzo se avete pochi giorni a disposizione, perchè gli spostamenti possono essere lunghi e con molti cambi. Dall’Italia ci sono vari treni per Nizza e Marsiglia, passando per Ventimiglia.
- IN AEREO: gli aeroporti più vicini alle zone della fioritura della lavanda sono quello di Nizza, Marsiglia e Montpellier. Sarà poi necessario noleggiare un’auto per spostarsi liberamente, a meno che non soggiorniate nei centri principali raggiungibili con altri mezzi.
Provenza: cosa vedere in 3 giorni
Eccoci dunque all’organizzazione del nostro tour fai-da-te per scoprire cosa vedere in 3 giorni in Provenza!
Siamo partiti da Milano di venerdì pomeriggio dopo pranzo e dopo circa 5 ore passando per il Colle del Monginevro, siamo arrivati per l’ora di cena alla prima tappa del nostro viaggio, il paesino montanaro di Sisteron, “la Porta della Provenza”.
Si tratta di un borgo incastonato tra le Alpi e la Provenza, caratterizzato da un labirinto di passaggi e vicoli detti andrônes, che conducono alla Cittadella sopraelevata. Dietro al villaggio si staglia la roccia di La Baume, che di sera trasforma Sisteron in un grazioso presepe.
Purtroppo non abbiamo avuto molto tempo per visitarlo come si deve ma, dopo aver assaggiato la cucina tipica della zona, abbiamo fatto una passeggiata per ammirare le vie principali e lo spot panoramico da cartolina al di là della Durance, il fiume che circonda il borgo.
GIORNO 1: SISTERON – MOUSTIERS SAINTE-MARIE – GORGES DU VERDON – LAC DE SAINTE-CROIX – VALENSOLE – MANOSQUE
Dopo aver fatto il check-out del soggiorno a Sisteron, tappa intermedia del nostro viaggio da Milano, abbiamo iniziato il vero e proprio tour della Provenza.
Moustiers Sainte-Marie
La prima tappa della giornata è Moustiers Sainte-Marie, un piccolo gioiello dell’Alta Provenza arroccato tra due monti e famoso per le faïences, maioliche smaltate rese celebri dal re Luigi XIV.
Se Sisteron poteva dare l’impressione di essere un presepe, possiamo dire che il villaggio di Moustiers Sainte-Marie lo è a tutti gli effetti. In perfetto stile provenzale, con le casette in pietra e gli infissi azzurri, questo paesino è stato soprannominato “Stella di Provenza” grazie alla sua bellezza, ma soprattutto alla stella d’oro sospesa sul villaggio.
La leggenda narra che il Cavaliere di Blacas, come ringraziamento alla Vergine Maria per essere tornato dalle Crociate, fece issare tra le cime delle due montagne sopra al suo paese natale, Moustiers Sainte-Marie, una grande stella d’oro. Ogni 50 anni la stella viene tuttora sostituita, a protezione del villaggio.
Al di sotto della stella si erge la chiesa trecentesca Chapelle Notre-Dame de Beauvoir, raggiungibile dal paesino tramite un ripido sentiero di 262 scalini e percorribile in circa mezzora. La chiesa è anch’essa avvolta da una storia, la leggenda dei risvegli: si credeva infatti che a Moustiers i bambini nati morti, al contrario della condanna al limbo per l’eternità perchè non battezzati prima della scomparsa, tornassero in vita per pochi istanti, quanto bastava per ricevere l’acqua battesimale ed essere salvi.
Oltre ad essere insignito del titolo dei Plus Beaux Villages de France, Moustiers Sainte-Marie è considerato anche la Porta del Verdon: da qui, infatti, inizia la famosa Route des Crêtes.
Gorges du Verdon e Route des Crêtes
Le Gole del Verdon (Gorges du Verdon) sono una riserva naturale e parte della Route des Crêtes, nonchè il canyon più grande d’Europa. Un percorso di 25 km descritto da gole profonde 1500 metri a strapiombo su un torrente azzurro cielo che scava una via tra le rocce, fino a tuffarsi nel Lac de Sainte-Croix.
Inutile dirvi che il paesaggio è mozzafiato e i belvedere sono ben segnalati per regalarvi spot fotografici indimenticabili. La Route des Crêtes che segue il serpeggiare delle gole è il paradiso dei motocilisti e degli appassionati di strade panoramiche. Le attività possibili si sprecano: dal trekking al canyoning, fino agli sport acquatici come canoa e rafting per citarne alcuni, le Gole del Verdon ne hanno davvero per tutti i gusti.
Noi purtroppo non abbiamo goduto di una giornata particolarmente soleggiata, quindi abbiamo percorso un solo tratto della strada fino al celebre Point Sublime. Ci siamo fermati nel primo paesino incontrato, abbiamo pranzato con pane fresco e formaggio di capra acquistati al minimarket e poi siamo ridiscesi verso il lago.
Lac de Sainte-Croix
Siamo quindi scesi in auto verso il Lago Sainte-Croix (Lac de Sainte-Croix), un bacino artificiale creato nel 1973 e dove nelle belle giornate è possibile sostare a prendere il sole in riva al lago o a fare sport acquatici. Visto il meteo funesto, noi abbiamo proseguito verso il cuore della Provenza: il Plateau de Valensole.
Valensole
Appena arrivati a Valensole, questo paesino sull’omonimo altopiano celebre per le immense distese viola di lavanda, abbiamo trovato un mercatino caratteristico, dove abbiamo acquistato qualche sacchettino e un mazzo di lavanda. Mentre tutti lo snobbano e gli preferiscono i campi di lavanda circostanti, noi vi consigliamo una visita al borgo di Valensole perchè è davvero molto carino!
La sua fontana centrale del 1700, le case in pietra, i negozietti provenzali, il profumo di lavanda che si respira in ogni angolo, il panorama sull’altopiano – un mare viola– il suo fascino d’altri tempi.
Da qui parte anche una delle Routes de la Lavande: non preparatevi un itinerario con gli spot migliori, ma vagabondate tra i campi attorno a Valensole! Perdetevi tra i filari di lavanda e girasoli, cercate il vostro scatto perfetto, il vostro angolo profumato di paradiso, divertitevi tra il ronzare dei bombi, lasciatevi inebriare dai colori e dall’essenza della Provenza.
L’unica tappa certa è all’azienda Lavandes Angelvin, non solo per la meraviglia dei suoi incredibili campi di lavanda, ma anche perché è tra i maggiori produttori e distillerie della zona. Avrete modo di acquistare al negozio prodotti alla lavanda come olii, saponi, essenze, sacchetti, fiori essiccati e soprattutto di assaggiare il gelato alla lavanda! Non lasciatevelo sfuggire cari Viaggiadegustatori!
Un tempo la visita ai campi di lavanda era gratuita e libera, non sappiamo se sia ancora così ma vi consigliamo di verificare sul sito ufficiale dell’azienda.
Da qui abbiamo poi proseguito verso l’ultima tappa della giornata e base del nostro soggiorno in Provenza: Manosque.
Manosque
Manosque è la cittadina principale dell’Alta Provenza, con un centro storico protetto da possenti bastioni di cui oggi non rimangono che le porte di ingresso, come le porte di Soubeyran e Saunerie. Essendo circondato oltre che dalla lavanda anche da uliveti, Manosque è stato nei secoli un importante centro di olivicoltura e possessore di uno dei frantoi più antichi di Francia: Le Moulin de l’Olivette.
Questo paesino è molto celebre per essere la sede di un’importante marchio di prodotti cosmetici a base di ingredienti naturali, L’Occitane. A 4 km da Manosque si trova infatti lo shop-museo, circondato da un giardino mediterraneo con erbe aromatiche selvatiche e coltivate. Grazie alla visita guidata potrete scoprire i processi di lavorazione, dalle materie prime passando per i laboratori e infine al confezionamento di questi cosmetici di lusso.
Dato che ci siamo un po’ attardati in mezzo ai campi di lavanda tra Valensole e Manosque, abbiamo cenato e infine siamo andati a fare il check-in nell’hotel scelto come base per il nostro soggiorno.
GIORNO 2: ABBAZIA DI SENANQUE – GORDES – ROUSSILLON – SENTIERO DELLE OCRE – COLORADO PROVENÇAL – MANOSQUE
Abbazia di Sénanque
Dopo aver fatto colazione di buon mattino ci siamo subito messi in viaggio da Manosque per raggiungere la prima tappa della seconda giornata in Provenza. L’Abbazia di Sénanque (Abbaye Notre-Dame de Sénanque) è un monastero cistercense fondato nel 1148 al confine della Vancluse e immerso tra i campi di lavanda.
Questo infatti è uno degli spot fotografici più iconici e suggestivi di tutta la Provenza: qui i monaci coltivano la varietà chiamata lavandin, un incrocio tra due specie di lavanda e particolarmente resistente alle alte altitudini. Con la raccolta della pianta, i monaci producono olio essenziale di lavanda, fragranze, biscotti e caramelle balsamiche, acquistabili nello shop.
L’abbazia è visitabile gratuitamente e a pochi minuti troverete un parcheggio libero; il periodo migliore per ammirare la fioritura della lavanda è tra la fine di giugno e i primi 10 giorni di luglio. A differenza di altre località provenzali, è vietato l’ingresso ai filari di lavanda, così come l’uso di droni.
Gordes
Abbiamo poi proseguito per qualche km lungo le tortuose e panoramiche strade del Luberon, passando per una distesa di vigne, fino a raggiungere Gordes, un’incantevole borgo arroccato su una collina.
Location del film con Russel Crowe “Un’ottima annata“, questo piccolo ma caratteristico villaggio merita sicuramente una visita per le sue casette in pietra, i suoi vicoli fiabeschi e le sue terrazze panoramiche sull’altopiano della Vancluse e i vigneti che lo circondano. Dopotutto, è solo uno dei più bei villaggi di Francia!
Dopo aver passeggiato per le sue stradine, abbiamo pranzato con i prodotti di una boulangerie (-panetteria)e ci siamo rimessi in viaggio per la prossima tappa.
Roussillon e il Sentiero delle Ocre
Dopo circa 15 minuti di strada siamo giunti così nel cuore del Parco del Luberon, nel paesino di Roussillon, famoso per le sue case dipinte di rosso, arancione e giallo. Ricco di botteghe e piazzette, questo borgo caratteristico si trova alle porte della cava d’ocra più grande d’Europa: il Sentiero delle Ocre (Sentier des Ocres).
Una valle colorata delle mille sfumature aranciate che consiste di 2 percorsi di diversa durata (uno di 30 minuti e l’altro di circa 1 ora) ed è aperta tutti i giorni da metà febbraio a dicembre. Attenzione: per questa escursione scegliete indumenti e scarpe comode che non vi dispiace buttare, perchè il sentiero è cosparso di fine povere d’ocra che macchia irrimediabilmente qualunque cosa!
Rustrel e il Colorado Provençal
A 20 km da Roussillon si trova l’ultima tappa della giornata: Rustrel e il Colorado Provençal. Rustrel, a differenza del borgo precedente, è un villaggio di montagna incontaminato, ma anch’esso famoso per le sue cave d’ocra ribattezzate Colorado Provenzale.
Il nome di questa cava gli calza a pennello: sembra che una parte delle formazioni rocciose rossastre dei parchi americani sia stata trasportata in questo angolo d’Europa, creando un paesaggio veramente unico e suggestivo!
I percorsi escursionistici sono molteplici e vi regaleranno panorami mozzafiato. Noi abbiamo scelto il sentiero del Sahara, il più semplice e adatto a tutti, anche a chi come noi non è particolarmente allenato: 40 minuti di cammino andata e ritorno, 10 m di dislivello.
Verso sera siamo poi rientrati a Manosque per il pernottamento.
GIORNO 3: MANOSQUE – VALENSOLE – RIENTRO IN ITALIA
Alba tra i campi di lavanda a Valensole
Abbiamo scelto di salutare la Provenza con un’esperienza che sognavamo di fare una volta nella vita: vedere l’alba tra i campi di lavanda. Ci siamo così alzati prestissimo (intorno alle 4 del mattino) e da Manosque siamo tornati nei meravigliosi campi dell’azienda Angelvin e abbiamo aspettato.
Tra il ronzio dei bombi (innocui) e il profumo balsamico della lavanda abbiamo aspettato il sorgere del sole, mentre la distesa di mare viola si tingeva pian piano di oro rosa. Dopo aver scattato varie foto, siamo tornati in hotel per il check-out, abbiamo fatto colazione con un croque monsieur in una boulagerie e via! Siamo rientrati in Italia passando per la Costa Azzurra.
Dove dormire in Provenza
Avendo pochissimi giorni a disposizione abbiamo scelto di fare base a Manosque, un paesino piuttosto ricco di cafè e ristoranti e in una posizione centrale rispetto al tour in Provenza che abbiamo programmato. Abbiamo soggiornato all’hotel Campanile Manosque, con parcheggio compreso e una camera standard molto basic con bagno privato, ma perfetta per il solo pernottamento.
La prima notte a Sisteron, che abbiamo scelto come tappa intermedia del viaggio nell’Alta Provenza, l’abbiamo passata presso il Grand Hotel du Cours: centralissimo, molto bello, con ristorante annesso e vista sul castello.
Cosa mangiare in Provenza
Ogni zona della Provenza ha le proprie ricette, ma nel complesso si tratta principalmente di una cucina sana, ricca di erbe aromatiche, olio di oliva, aglio, ortaggi, frutta, frutti di mare nelle zone costiere e carne nelle zone di montagna.
Nei dintorni di Sisteron è molto famosa la carne di agnello, ma è assai difusa anche la carne di selvaggina stufata o in forma di polpette. In tutta la Provenza si consuma verdura accompagnata da salse come l’aïoli (maionese all’aglio) e diverse tapenade (patè di capperi, acciughe o olive).
Tra i piatti da non perdere consigliamo la ratatouille (stufato di verdure saltate con erbe e aglio), la soupe au pistou (zuppa al pesto e verdure), la daube (stufato di carne di manzo o toro) e la bouillarbasse (celebre zuppa di pesce marsigliese).
Souvenir da comprare in Provenza
Dal viaggio in Provenza non potrete tornare a mani vuote: acquistate almeno un sacchettino di lavanda profumata, olio essenziale per l’ambiente, l’essenza di lavanda per uso alimentare per insaporire le vostre creme e ricette, oppure un mazzo di lavanda acquistato in uno dei mercatini provenzali. Nelle zone delle cave d’ocra troverete anche boccette di varie sfumature d’ocra, oppure ceramiche smaltate. Non dimenticate che a Manosque si trova la sede del marchio cosmetico L’Occitane, mentre Grasse è la capitale del profumo.
Sono molto rinomati e pregiati i vini provenzali come i rosati, il corposo rosso Châteauneuf-du-Pape e i profumati bianchi della Côte du Rhone.
Vi abbiamo fatto desiderare di partire per ammirare la fioritura della lavanda in Provenza?
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