Ricerca del tartufo nelle Langhe: esperienza con cane e trifulau
Da ottobre fino ad autunno inoltrato il territorio piemontese si anima per accogliere appassionati e curiosi pronti a vivere l’emozionante esperienza della ricerca del tartufo nelle Langhe, guidati da un trifulau e dal suo fidato cane. Ecco il racconto della nostra personale esperienza!
Sommario
Ricerca del tartufo nelle Langhe: esperienza con cane e trifulau
L’autunno nelle Langhe è una stagione magica: le colline si tingono di sfumature dorate e ramate, l’aria si riempie di profumi intensi e la terra cela uno dei tesori più preziosi d’Italia: il tartufo. E proprio in questo periodo vi consigliamo di aggiungere alle più classiche visite a luoghi storici e cantine anche l’esperienza della ricerca del tartufo nelle Langhe guidati da un trifulau, il cercatore di tartufi, e dai suoi inseparabili cani addestrati, detti tabui.
Partecipare a questa tradizione centenaria è molto più che una semplice escursione: è un’immersione nel cuore di una cultura e di una terra dove il legame tra uomo e natura si fa sacro e ancestrale.
Come si svolge l’escursione della ricerca del tartufo con cane e trifulau
Arrivati sul luogo d’incontro, il trifulau Giancarlo ci aspetta con i suoi due fedeli compagni a quattro zampe, Rocky e Jimmy, un cane più esperto e uno più giovane che sta ancora imparando. Prima ancora di iniziare, percepisci l’energia speciale che unisce l’uomo al suo cane: non è solo un’alleanza di lavoro, ma un legame di fiducia e complicità.
Per prima cosa il trifulau racconta cos’è il tartufo, le caratteristiche che il terreno deve avere per la formazione del tartufo e l’ecosistema che fa si che si sviluppi. Poi passa alla spiegazione dell’addestramento dei cani, al codice etico tra i vari trifulau, ai segreti per andar a caccia di tartufi. E infine noi, troppo incuriositi da questo mestiere antico e profondamente legato al territorio nonchè tramandato di generazione in generazione, abbiamo chiesto al nostro trifulau Giancarlo di raccontarci come lui è diventato cercatore di tartufi per professione e cosa lo ha portato a questa scelta.
Al termine della chiacchierata più teorica, il trifulau ti spiega gli accorgimenti da tenere mentre ci si addentra nel bosco e nell’esperienza sul campo. In questo silenzio, rotto solo dal fruscio delle foglie, con il trifulau guidato dai fedeli cani ci avventuriamo alla ricerca di uno dei funghi più preziosi al mondo, il tartufo bianco d’Alba.
Ogni passo è accompagnato da racconti e leggende locali, storie di ricerca e scoperte, di giornate fortunate e di altre più deludenti. Il tartufo bianco cresce solo in condizioni specifiche e individuarlo richiede abilità, pazienza e, soprattutto, la sensibilità unica del cane, capace di percepire il profumo inconfondibile del tartufo sotto terra.
Il momento in cui il cane inizia a scavare è un attimo di pura emozione. Il trifulau osserva attentamente il suo amico e, quando è sicuro, interviene per estrarre delicatamente il tartufo dalla terra. È un gesto che sembra quasi un rituale, eseguito con estrema cura e rispetto per la natura. L’odore pungente e inconfondibile del tartufo appena estratto si diffonde nell’aria, ed è impossibile non provare una profonda gratitudine per aver assistito a questo miracolo naturale.
Giancarlo ci racconta divertito che siamo stati fortunati: non sempre è semplice durante l’esperienza trovare effettivamente un tartufo e spesso i turisti restano delusi. Ma noi abbiamo trovato un tartufo nero intatto di medie dimensioni e un piccolissimo frammento di tartufo bianco d’Alba, che nonostante la dimensione sprigionava un profumo così intenso che a parole è difficile descrivere.
Lo specifichiamo anche se sembra banale: i tartufi estratti insieme al trifulau restano al trifulau, ma possono essere acquistati da lui. I trifulau sono molto territoriali, ciascuno va nelle “proprie zone”. Mal tollerano, giustamente, persone senza esperienza nè tesserino che si improvvisano cercatori di tartufi senza averne la licenza. Alcuni trifulau per l’esperienza della ricerca del tartufo preferiscono invece proporre una “caccia simulata”, ovvero interrano in precedenza i tartufi nella tartufaia per mostrare come si svolge l’attività. Quest’ultima tipologia di experience viene sempre segnalata sui vari siti per la prenotazione. Considerando però che la ricerca viene svolta presso una tartufaia naturale, può capitare di scovare dei tartufi non interrati artificialmente, come nel nostro caso!
Oltre all’esperienza in sè già pazzesca, se prenoterete la caccia al tartufo nel pomeriggio potrete anche ammirare lo spettacolare tramonto langarolo, tra vigneti e colline. Mozzafiato!
Ricerca del tartufo nelle Langhe: info pratiche e prezzi
Ecco alcune informazioni pratiche e utili per prepararvi alla ricerca del tartufo nelle Langhe:
- Periodo migliore: da ottobre a dicembre. La stagione del tartufo bianco d’Alba è infatti l’autunno, con un picco tra ottobre e novembre, quando l’aroma è più intenso e la qualità dei tartufi è eccellente.
- Durata: la caccia al tartufo dura circa 2 ore, compresa la spiegazione teorica iniziale.
- Abbigliamento consigliato: la caccia al tartufo si svolge in boschi e terreni irregolari, quindi è fondamentale indossare scarpe comode e impermeabili (meglio se da trekking estivo), con abiti caldi e adatti al clima umido autunnale (consigliamo di vestirsi “a cipolla”).
- Dove alloggiare: le Langhe offrono una vasta scelta di agriturismi e dimore storiche immerse nel verde. Prenotare un soggiorno in una di queste strutture vi permetterà di vivere appieno l’atmosfera rilassata e autentica della regione. Noi abbiamo dormito in questo alloggio insolito.
- Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: se programmate la visita tra ottobre e dicembre, non dimenticate di fare tappa anche alla Fiera del Tartufo Bianco di Alba, un evento imperdibile che celebra questo tesoro della terra con mercati, eventi e degustazioni. Trovate tutte le info nel nostro articolo dedicato alla fiera.
- Prezzi: l’esperienza della ricerca del tartufo ha un prezzo che varia in base al trifulau e al numero di partecipanti. I prezzi partono da circa 75-80 euro a testa per gruppi fino a 4 persone, per gruppi superiori a 15 persone è sempre consigliato dividersi in gruppi meno numerosi. In alcuni casi è possibile richiedere un interprete per effettuare l’attività in lingue diverse dall’italiano, con un sovrapprezzo.
- Prenotazioni: potete prenotare un’esperienza tramite guide locali e aziende specializzate, molte delle quali offrono pacchetti che includono anche degustazioni e pranzi. Dopo varie ricerche sul web, noi abbiamo scelto di prenotare tramite l’Associazione Trifulau Colline di Langa e ci siamo trovati molto bene!
Ricordate che l’esperienza non si conclude nel bosco! La scoperta continua a tavola, dove il tartufo è protagonista indiscusso di piatti tradizionali che raccontano la storia e l’identità delle Langhe. Ristoranti e osterie locali offrono degustazioni che celebrano il tartufo in tutta la sua versatilità. Fettuccine al burro e tartufo, l’uovo al tegamino impreziosito dal tartufo grattugiato e il risotto sono solo alcune delle delizie che vi attendono! Ogni assaggio è un invito a scoprire e apprezzare le sfumature di questo ingrediente così raro e pregiato.
L’esperienza della ricerca del tartufo con un trifulau è un viaggio nel cuore dell’Italia autentica. Un’occasione per scoprire un mondo in cui l’uomo rispetta e valorizza la natura, dove ogni tartufo trovato è un dono prezioso. Prenotate la caccia al tartufo e lasciatevi incantare dalla magia autunnale delle Langhe!
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